16 ottobre 2013 – Il mobile payment raccoglie consensi e si sta affermando, in Italia, come sistema di pagamento. E’ il risultato emerso dalla ricerca di SIA presentata in occasione del SIA Expo 2013, l’evento dedicato a “digital money” e innovazione. Lo studio è stato condotto dall’ISPO nel mese di settembre 2013, e ha coinvolto un gruppo selezionato di utenti e di esercenti che hanno partecipato a progetti pilota di mobile payment nelle città di Bergamo, Milano, Roma e Varese. La ricerca di SIA rivela che i pagamenti con cellulari NFC sono apprezzati dal 94% degli utenti, che hanno espresso un voto medio pari a circa 8.
“I risultati delle sperimentazioni partite nell’ultimo anno con diverse banche e telco confermano che i mobile payment riscuotono grande interesse e possono cambiare i comportamenti e le abitudini”, ha commentato Massimo Arrighetti, Amministratore Delegato di SIA. “E’ in atto un graduale processo di eliminazione del contante, legato anche al ricambio generazionale, ed il cellulare può dare concretamente un grosso contributo allo sviluppo di nuove modalità di pagamento e di altri servizi utili alla nostra vita quotidiana: è necessario però creare occasioni concrete per utilizzarli e promuovere la collaborazione di tutti gli attori coinvolti”.
Il numero medio mensile di operazioni con il cellulare è più elevato rispetto a quello registrato per le carte (91% ha effettuato tra 4 e 10 pagamenti nell’arco di trenta giorni) e riguarda principalmente importi al di sotto dei 25 euro, che non richiedono quindi l’inserimento del PIN (76% contro il 24% degli acquisti per importi superiori). L’utilizzo prevalente è presso i supermercati o centri commerciali (71%), seguiti da ristoranti (44%), bar, edicole e tabacchi (29%).
La caratteristica maggiormente apprezzata del mobile payment è la velocità (indicata dal 59% dei tester), seguita dalla praticità/comodità di avere un unico strumento (47%), ma anche la semplificazione derivante dall’eliminazione del contante o delle carte (21%). Il 12% sottolinea anche la facilità di utilizzo, il PIN non richiesto per piccoli importi e la semplicità del pagamento. I comportamenti d’acquisto degli uomini differiscono, in generale, da quelli delle donne. Dall’indagine emerge infatti che gli uomini tendono a replicare sempre gli stessi acquisti, per esempio nel tragitto casa-lavoro, per il caffè o il giornale, mentre le donne sperimentano molto di più il mobile payment, per esempio per la spesa di tutta la famiglia, nei centri commerciali, per la biancheria della casa, all’Ikea, al fast food. Gli uomini, inoltre, utilizzano il mobile payment soprattuto per piccole spese, mentre le donne pagano somme importanti , dopo un primo periodo in cui lo utilizzavano per micro pagamenti.
Il consenso verso la tecnologia NFC si scontra però con inefficienze relative alla limitata formazione e praticità degli esercenti (indicata dal 56% degli utenti), anomalie tecniche (32%) e scarsa diffusione dei POS contactless (29%).
Coinvolgere gli esercenti e migliorare accessibilità ed accoglienza rappresenta quindi la vera sfida per il prossimo futuro. Un futuro in cui i tester si immaginano un uso ben più integrato e diffuso del mobile payment, ad esempio nell’ambito dei trasporti (l’88% lo indica come uno sviluppo “molto utile” applicato a biglietti aerei, del treno, della metropolitana etc.) o in relazione a documenti personali come codice fiscale e tessera sanitaria (76%), alla sostituzione del badge aziendale (76%) fino alle carte loyalty (73%).
Dal canto loro, gli esercenti riconoscono che i pagamenti via cellulare migliorano l’esperienza dei consumatori (comodità e velocità come fattori chiave), e le grandi realtà dimostrano di avere una visione più ampia comprendendo anche il punto vendita (la sicurezza, caratteristica primaria del denaro virtuale rispetto al contante). Gli esercenti segnalano anche alcuni svantaggi, come la scarsissima diffusione della tecnologia tra i clienti, la generale resistenza degli italiani verso le nuove tecnologie e la presunta difficoltà d’uso per alcune fasce di clienti.
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